23 Giu Work in progress: Piattaforma proposte Tavolo Aperto di Categoria per CCNL Audiovisivo
23 GIUGNO 2022
In questo documento, esponiamo le riflessioni in corso riguardo alle proposte da inviare alle altre parti sociali in vista di una futura apertura di un tavolo di trattativa con ANICA per un Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per attrici e attori in Audiovisivo. Ciò per offrire alla categoria la possibilità di apportare il proprio contributo personale alla riflessione per la definizione delle proposte, così da renderle quanto più rappresentative e partecipate possibile: chiunque lo desideri può inviare le proprie opinioni, considerazioni, proposte su quanto qui esposto e/o altro, contattandoci direttamente o per mail a registroattoriitaliani@gmail.com.
Questo documento sarà man mano aggiornato, indicando le direzioni intraprese (comunque non ancora definitive) e quelle ancora da delineare.
Grazie a tutti.
(aggiornamento del 30 settembre 2022)
Piattaforma di Richieste
del TAVOLO APERTO DI CATEGORIA
per un Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL)
in Audiovisivo per Attrici e Attori
PREMESSA CULTURALE
La professione di attrice e attore in Italia, a differenza che nella quasi totalità dei paesi occidentali e non solo, ha dovuto attendere l’anno 2022 per ricevere dall’ordinamento democratico il riconoscimento giuridico e l’istituzione di un necessario Registro professionale da collegare alle tutele e ai sussidi sociali, che ad oggi non raggiungono e non rintracciano i corretti destinatari. Per ottenere questo passaggio imprescindibile, di consapevolezza sociale, è stato necessario un grande movimento di categoria scaturito dall’emergenza Covid-19.
Negli ultimi decenni, in Italia, a livello culturale e professionale, si è verificata per ragioni che ora qui non disamineremo, una progressiva perdita di considerazione dell’arte drammatica. Le tutele contrattuali, andate via via scemando, a cominciare dall’entità delle paghe, hanno finito per penalizzare gravemente il professionismo, non riconoscendo più la natura stessa dell’arte drammatica, che richiede preparazione e studio: della sceneggiatura, del personaggio, della scena, dei rapporti, delle dinamiche psicologiche, della memoria, della voce, del corpo. Ogni interprete professionista sa che una scena, per essere interpretata con profondità, va studiata e sedimentata per giorni, dai tre ai cinque e anche più, se necessario. Un lavoro che non si svolge, dunque, solo sul set nella giornata di riprese. La paga della posa deve comprendere questo lavoro “esteso”. E deve consentire la professionalità: è necessario che si conosca e comprenda finalmente che il protagonista di un film è richiesto sul set 20/30 giorni. Tutti gli altri, ugualmente necessari per l’esistenza dell’opera, molto meno.
Nei paesi dove il cinema è tradizionalmente un’industria di dimensione internazionale, la professione dell’interprete, elemento catalizzatore di tutte le arti e professioni coinvolte, ha storicamente ricevuto la massima considerazione e tutela, perché rendesse le migliori prestazioni possibili a beneficio del prodotto finale. In Italia, negli ultimi decenni, da parte di tutte le parti sociali, è stata inspiegabilmente sottovalutata e trascurata, di fatto restringendo sempre più l’area di professionalità, a discapito del prodotto finale.
Per un rilancio della competitività dell’intero sistema, che superi la dimensione provinciale e si vada a collocare con competitività nel mercato ormai globale, come il nostro Paese e il talento che ha sempre espresso in tutti i campi meritano, è necessario che la consapevolezza delle dinamiche, e il rispetto, di questa professione giungano dal sistema produttivo. È necessario, in sostanza, che questa divenga finalmente, anche in Italia, una professione conosciuta, e riconosciuta. Il CCNL Audiovisivo è il primo luogo dove va ripristinato il rispetto dell’arte drammatica nella sua valenza più alta.
PREMESSA
A conoscenza dell’apertura di un Tavolo CGIL per l’elaborazione di una piattaforma di proposte per il CCNL Audiovisivo, nel mese di maggio abbiamo ritenuto necessario istituire un Tavolo Aperto di Categoria per focalizzare le posizioni della categoria, attraverso un confronto libero e partecipato, in un ambiente aperto a tutti i professionisti che lo hanno desiderato.
Qui di seguito esponiamo la sostanza della Piattaforma di proposte del Tavolo Aperto di categoria.
Per alcuni aspetti si è riscontrata coincidenza di visione con la Piattaforma CGIL, della quale abbiamo condiviso e adottato alcune formule. Per altre impostazioni, invece, riscontriamo posizioni divergenti.
Riteniamo infatti, ad esempio, che la divisione delle paghe minime in 3 gruppi di ruoli e l’entità a nostro giudizio troppo bassa delle paghe a posa richieste, soprattutto per la fascia più fragile della categoria (1.200 per ruoli primari, 1.000 per ruoli secondari e 700 per i ruoli più piccoli), non aiutino la difesa della parte della parte che ha più bisogno di aiuto – penalizzando il professionismo – oltre ad introdurre una suddivisione per ruoli che non favorisce l’unità di posizione e la coscienza di categoria (in tutti i paesi europei analizzati, la divisione in gruppi di ruoli è utilizzata solo in Spagna; mentre in Francia, Germania, Austria, Svizzera, Inghilterra la paga minima è unica).
Preoccupa anche l’esempio del CCNL della Prosa, in cui l’introduzione di minimi troppo bassi ha prodotto uno schiacciamento in basso delle paghe.
Le differenze più evidenti con la Piattaforma CGIL sono riscontrabili nelle richieste prevalse nel nostro Tavolo Aperto di Categoria di: un minimo di paga unico per tutti i ruoli e più alto, una paga minima aumentata del 15% per chi ha ruoli fino a 5 pose (sul modello francese) e paghe minime modulate a seconda della tipologia e del budget di produzione, in un equilibrio tra le esigenze della categoria e quelle della parte datoriale, nel rispetto di entrambe le parti.
DIVIETO DI DISCRIMINAZIONE
Nel rispetto dell’art. 3 della Costituzione, non è ammessa nella scelta dei cast nessuna discriminazione; solo a titolo d’esempio: etnica, di genere, di età, di opinioni e scelte personali, religiose, politiche o di qualsiasi altro genere.
Per lo stesso motivo, si auspicano misure fiscali di incentivo alle produzioni che attuino l’impiego bilanciato di interpreti al di sotto e al di sopra dei 50 anni di età, per compensare l’attuale sensibile diminuzione di ruoli oltre i 50 anni.
INQUADRAMENTO FISCALE
Il lavoro dell’interprete ha natura giuridica di lavoro subordinato a tempo determinato a tutti gli effetti.
Qualora un interprete convenga ad instaurare un rapporto di lavoro autonomo, la paga a posa dovrà essere perlomeno superiore del 50% alla paga minima per un minimo di 10 pose.
PAGHE MINIME
Su questo punto, come detto, la riflessione e il dibattito svolti negli ultimi mesi, costantemente riportati in questo documento, hanno portato ad optare a grande maggioranza per il minimo unico, rispetto all’ipotesi di diversi minimi a seconda di “fasce” o livelli di ruoli.
Si è ritenuto che un minimo unico e più alto sia da preferire perché offre un sostegno soprattutto ai professionisti con minor potere contrattuale, evitando al contempo il rischio che il minimo della fascia superiore possa finire per venir considerato (seppur impropriamente) un “tetto” non superabile per i ruoli della fascia inferiore.
Il minimo unico appare da preferire anche perché evita le enormi difficoltà che comporterebbe collocare ogni volta ogni ruolo nella fascia corretta (la potenziale casistica è davvero enorme e supera probabilmente qualsiasi definizione e catalogazione).
Consapevoli che la filiera produttiva ha bisogno di funzionare armonicamente nell’incontro tra le esigenze di tutte le sue componenti, si è ritenuto che la paga minima unica vada necessariamente modulata in base alla tipologia di operazione produttiva (formula commutata dai CCNL inglese e tedesco), operando distinzioni tra le tipologie di opera e le dimensioni del budget.
FILM CINEMA o FILM TV
Budget da 1,5 a 4 milioni (4,5 milioni se opera “in costume”)
Paga minima unica a posa: 1200 euro
In caso di ruolo da 1 a 5 pose, la paga minima è maggiorata del 15% (formula commutata dal CCNL francese)
Low Budget: tra 800.000 euro e 1,5 milioni (2 milioni se opera “in costume”)
Paga minima unica a posa: 1000 euro
In caso di ruolo da 1 a 5 pose, la paga minima è maggiorata del 15%
Very Low Budget: sotto 800.000 euro (1 milione se opera “in costume”)
Paga minima unica a posa: 700 euro
(Accordi in deroga come “partecipazione amichevole”, “associazione in partecipazione” o altri restano naturalmente sempre possibili tra le parti)
In caso di ruolo da 1 a 5 pose, la paga minima è maggiorata del 15%
Budget oltre 4 milioni (4,5 milioni se opera “in costume”)
Paga minima unica a posa: 1400 euro
In caso di ruolo da 1 a 5 pose, la paga minima è maggiorata del 15%
SERIE TV da 2 puntate in su
Budget a puntata da 1,2 a 3 milioni (3,4 milioni se opera “in costume”)
Paga minima unica a posa: 1100 euro
In caso di ruolo da 1 a 5 pose, la paga minima è maggiorata del 15%
Low Budget a puntata sotto 1,2 milioni (1,4 milioni se opera “in costume”)
Paga minima unica a posa: 1000 euro
In caso di ruolo da 1 a 5 pose, la paga minima è maggiorata del 15%
Budget oltre 3 milioni a puntata (3,3 milioni se opera “in costume”)
Paga minima unica a posa: 1200 euro
In caso di ruolo da 1 a 5 pose, la paga minima è maggiorata del 15%
SOAP OPERA
(In caso di accordo a posa)
Paga minima unica a posa: 900 euro
In caso di ruolo da 1 a 5 pose, la paga minima è maggiorata del 15%
CORTOMETRAGGI
Low Budget sotto 20.000 (30.000 se opera “in costume”)
Paga minima unica a posa: 400 euro
(Accordi in deroga come “partecipazione amichevole”, “associazione in partecipazione” o altri restano naturalmente sempre possibili tra le parti)
Budget da 20.000 a 60.000 (70.000 se opera “in costume”)
Paga minima unica a posa: 500 euro
(Accordi in deroga come “partecipazione amichevole”, “associazione in partecipazione” o altri restano naturalmente sempre possibili tra le parti)
Budget tra 60.000 e 120.000 (130.000 se opera “in costume”)
Paga minima unica a posa: 700 euro
Budget oltre 120.000 (130.000 se opera “in costume”)
Paga minima unica a posa: 900 euro
TFR
Il Trattamento di Fine Rapporto del 13,5% integra la paga di ogni giornata lavorativa.
PRORATA
In caso di prorata (posa oltre il numero di pose garantito da contratto o posa oltre il periodo contrattuale) la paga giornaliera è aumentata del 30%.
In caso di posa oltre il periodo contrattuale, se questa ricade in una data che eccede di più di due settimane la data prevista di fine riprese, la paga viene aumentata dell’50%.
In caso di paga giornaliera uguale o superiore a 5 volte la paga minima, la prorata può essere uguale alla posa (formula commutata dal CCNL francese).
La data dovrà essere comunque concordata con l’interprete, che, in caso di impossibilità, dovrà produrre prova di avere già fissato altro impegno professionale.
ORARIO E STRAORDINARI
Il preavviso minimo di convocazione per una giornata di lavoro è di 48 ore.
Secondo disposizioni di Legge, l’orario di lavoro è di 8 ore con una pausa minima di 20 minuti.
Le ore che eccedono il normale orario di lavoro sono retribuite con una maggiorazione del 55%. In caso di prestazione eccedente le 8 ore, la pausa è di un’ora.
L’impiego del lavoratore per un orario minore, in base alle esigenze della direzione artistica e del piano di lavorazione, comporta comunque il riconoscimento dell’intera giornata.
Il riposo minimo tra una giornata lavorativa e l’altra è di 12 ore.
LAVORO NOTTURNO E LAVORO FESTIVO
Il lavoro notturno prevede una maggiorazione del 55%.
Il lavoro notturno straordinario prevede una maggiorazione dell’ 80%.
Il lavoro festivo prevede una maggiorazione del 100%.
Il lavoro festivo notturno prevede una maggiorazione del 100%.
Le maggiorazioni non sono cumulabili e prevale la maggiore.
Queste clausole vengono derogate in caso di paga giornaliera uguale o superiore a 5 volte la paga minima (formula commutata dal CCNL francese).
GIORNI DI VIAGGIO
I giorni di viaggio vengono retribuiti al 50% della paga concordata per la posa e soggetti a contribuzione e assicurazione.
Le spese di viaggio vengono sostenute dalla produzione e non anticipate dal lavoratore.
DISPONIBILITÀ
I giorni di disponibilità fuori sede vengono retribuiti al 50% della paga giornaliera e soggetti a contribuzione e assicurazione.
La disponibilità in sede prevede il pagamento di 1 posa alla paga minima per ogni settimana di disponibilità in cui non si effettuino almeno 3 pose.
La disponibilità in sede comporta anche il versamento da parte della produzione del contributo minimo per ogni giorno di disponibilità richiesta.
PROVE
I giorni di prove (trucco, costumi, letture e quant’altro) vengono retribuiti al 33% della paga concordata per la posa in caso di impegno fino a 3 ore, al 66% della paga concordata per la posa in caso di impegno oltre le 3 ore e fino a 6 ore, al 100% della paga concordata per la posa in caso di impegno oltre le 6 ore (in Inghilterra è sempre il 100%).
I giorni di prove sono soggetti a contribuzione e assicurazione.
DOPPIAGGIO
I giorni di doppiaggio del proprio ruolo (voce/volto) vengono retribuiti al 33% della paga concordata per la posa in caso di impegno di un turno (3 ore), al 66% della paga concordata per la posa in caso di due turni, al 100% della paga concordata per la posa in caso di impegno di 3 turni.
Deroga Prove e Doppiaggio:
In caso di paga uguale o superiore a 3 volte la paga minima, le percentuali per i giorni di prove e di doppiaggio variano in 25%, 50% e 75% della paga concordata per la posa (formula ispirata dal CCNL francese) .
WELFARE
Tutte le giornate di lavoro, le giornate di disponibilità richieste dal contratto, le giornate di prove, di viaggio e di doppiaggio sono riconosciute ai fini previdenziali e contributive.
La preparazione necessaria ad ogni giornata di set connaturata alla professione, richiamata in premessa, viene riconosciuta dall’Inps con l’accredito di ulteriori 3 contributi figurativi per ogni posa effettuata, utili al raggiungimento dei requisiti per gli ammortizzatori sociali e per la maturazione dell’anno pensionistico.
Le giornate di prove, di set, di viaggio, di disponibilità fuori sede e di doppiaggio sono riconosciute ai fini assistenziali Inail.
MODALITÀ DI PAGAMENTO
Il pagamento delle spettanze relative ad ogni settimana di lavoro viene effettuato al termine della settimana successiva.
ADOZIONE DISPOSIZIONI DIRETTIVA UE 2019/790
Il CCNL richiama le disposizioni della Direttiva UE 2019/790 e delle norme di ricezione della stessa, nel riconoscimento di remunerazione agli interpreti proporzionata ai ricavi derivanti dal merchandising e dalla diffusione dell’opera.
APPENDICE
TUTELA DELLA PROFESSIONALITA’ IN AMBITO DI FINANZIAMENTO PUBBLICO
Si ritiene connaturata e necessaria conseguenza del riconoscimento giuridico della professione di attrice e attore, apportato dall’approvazione della Legge Delega dello Spettacolo e del Registro Attrici e Attori, la tutela della professionalità nell’interesse dell’intero sistema attraverso norme che prevedano:
- Percentuale di attrici e attori professionisti nel cast da rispettare in caso di produzione sostenuta da finanziamento pubblico diretto o indiretto (Tax credit), comprese le produzioni televisive RAI.
Possibili deroghe: ad es. film con molti bambini o giovanissimi. - Percentuale di attrici o attori professionisti italiani da utilizzare da parte di produzioni straniere che girano in Italia, nel caso beneficino di finanziamenti pubblici italiani o agevolazioni fiscali (come avviene ad es. negli Stati Uniti)
ASPETTO CONNESSO, DA AFFRONTARE IN SEDE DI DEFINIZIONE DEI DECRETI ATTUATIVI DELLA LEGGE DELEGA DEL GOVERNO SULLO SPETTACOLO
Si ritiene importantissimo che la riduzione già ratificata da 120 a 90 (con l’applicazione del moltiplicatore “x 2” delle giornate contributive effettuate in audiovisivo) come requisito necessario per maturare l’anno pensionistico venga applicata retroattivamente a tutti gli anni decorsi dall’innalzamento da 60 a 120, per rimediare ad un provvedimento a suo tempo ampiamente ingiustificato e che ha procurato un danno incalcolabile alla categoria, che si trova oggi a dover “scalare” dei requisiti pressoché irraggiungibili almeno dal 90% dei professionisti.
Attendiamo le vostre opinioni, considerazioni, proposte.
Grazie a tutti