14 Mag RAAI: “Professionalità, trasparenza e pluralità”. Fondo Speciale Progresso Cinema Italiano, nuove Commissioni, Licei dello Spettacolo, Nuovo ETI e Legge Teatro
Giovedì 11 maggio, presso l’Università Luiss, si è tenuto il convegno “Quale futuro per lo spettacolo dal vivo e il Cinema?“, voluto e organizzato da Gabriella Carlucci, che ha radunato le maggiori rappresentanze dell’intera filiera del Cinema e dello Spettacolo dal vivo e i rappresentanti istituzionali di riferimento. Presenti il Ministro della Cultura Sangiuliano, il presidente della Commissione Cultura della Camera Mollicone, Francesco Rutelli presidente di Anica, Giampaolo Letta presidente di Medusa, Nicola Maccanico amministratore delegato di Cinecittà, poi RAI Cinema, Marina Marzotto presidente di Agici, rappresentanti delle piattaforme streaming, delle professioni come attori, autori, produttori, distributori. Presenti anche Credito Sportivo, il dott. Corigliano per Banca Intesa e Laura Torchio per Unicredit.
Apprezzato l’intervento di apertura del Ministro Sangiuliano, molti interventi hanno poi affrontato il tema Tax Credit – importantissimo strumento introdotto nel 2008 proprio per iniziativa di Gabriella Carlucci – convergendo tutti sulla fondamentale importanza della riattivazione del così detto “tax credit esterno” per l’attrazione di investimenti privati nell’audiovisivo.
Il presidente Federico Mollicone, ha successivamente annunciato diverse importanti e positive novità: un’integrazione di 40 milioni di quello che non si chiamerà più FUS bensì FNS, Fondo Nazionale dello Spettacolo, come primo segno della volontà di investire di più nello spettacolo con la prossima finanziaria; l’estensione del Tax Credit anche al Teatro – misura che come RAAI avevamo chiesto fin dal 2020 al Tavolo permanente del MiC e che era già stata oggetto delle proposta di legge Borgonzoni del novembre 2020 insieme ad altre nostre istanze – e poi la prossima riapertura del Teatro Valle con l’istituzione proprio del Teatro Nazionale della Drammaturgia Italiana Contemporanea richiamato da Longoni. Ha poi anche annunciato il cambiamento della composizione e dei meccanismi di valutazione delle Commissioni per l’assegnazione dei finanziamenti selettivi: proprio uno dei temi affrontati dal RAAI. Inoltre ha informato che saranno obiettivi del Governo l’estensione dell’Art bonus e la defiscalizzazione delle spese in Cultura. Ha ricordato Mollicone che: “Ogni euro investito in Cultura sviluppa investimento per 1,80 euro” e ha aggiunto che: “Dobbiamo investire nella formazione dei nostri giovani. La creatività italiana deve essere tutelata.”
L’intervento del RAAI per il quale erano presenti anche Antonella Fattori, Edy Angelillo e Claudio Botosso, dal titolo “Professionalità, trasparenza e pluralità“, in cui Raffaele Buranelli ha presentato i sei interventi strutturali determinanti a nostro giudizio per il rilancio dei comparti spettacolo e cinema, è stato cadenzato da ripetuti applausi. Le proposte: l’attivazione dei Registri delle professioni artistiche e tecniche dello Spettacolo, già previsti nella Legge Delega 106/2022 recentemente approvata ma in attesa dei Decreti attuativi, “…perché il rilancio del settore passa inevitabilmente dal riconoscerne, valorizzarne e tutelarne la professionalità”. L’istituzione dei Licei dello Spettacolo – anch’essi già oggetto della proposta di legge Borgonzoni – sul modello anglosassone, dove possano insegnare solo professionisti del settore. Il ripristino dell’ETI, Ente Teatrale Italiano, chiuso nel 2011, per la circuitazione nazionale del Teatro privato. Una nuova Legge Teatro, che regolamenti anche il rapporto tra teatro amatoriale e teatro professionale e i circuiti regionali in relazione al circuito nazionale. La revisione delle Commissioni di attribuzione dei finanziamenti selettivi – perché tornino ad essere composte da professionisti del settore, sorteggiati dopo la presentazione delle domande e che cambino ad ogni sessione. L’istituzione di un Fondo Speciale Progresso Cinema Italiano, con meccanismi di alimentazione che lo renderebbero particolarmente sostenibile, per la produzione, aggiuntiva a quella usuale, di film dal budget contenuto e prefissato, che diventino una fucina di idee e talenti grazie a meccanismi che favoriscano la distribuzione pluralista del lavoro, mettendo in rete RAI, sale e Istituto Luce per la diffusione. “Non c’è Cultura senza pluralità”, ha concluso Buranelli.