Consiglio Superiore dello Spettacolo: e attrici e attori dove sono?

Il 28 marzo il MiC comunicava: “Il Ministro della cultura, Gennaro Sangiuliano, ha firmato il decreto di nomina del Consiglio superiore dello spettacolo”.

Scorrendo la composizione del Consiglio, però, non può passare inosservato come l’unico riferimento al mestiere di attore sia in riferimento alla neo Presidente, Eleonora Abbagnato, straordinaria étoile che nella danza porta alto il nome dell’Italia nel mondo: “danzatrice e attrice italiana”. Tra gli altri 14 componenti del Consiglio, infatti, appaiono illustri artisti della musica e della danza e illustri rappresentanti del mondo accademico, del giornalismo, dell’impresa, dell’esercizio, della poesia, della drammaturgia; ma di attrici e attori neanche l’ombra.

Riteniamo che l’assenza di un membro rappresentativo della professione di interprete drammatico appaia fragorosa, soprattutto dopo gli ultimi tre intensi anni in cui la categoria si è attivata per il proprio riconoscimento giuridico e si è anche dotata di nuove rappresentanze associative.

Crediamo che a tal proposito s’imponga un’onesta riflessione. Evidentemente il progressivo svilimento operato negli ultimi decenni del ruolo dell’interprete drammatico nel sistema spettacolo italiano non è semplice da rimuovere. Crediamo che non si possa né si debba negare che quanto fatto finora affinché la nostra professione venga rispettata nella sua fisiologica centralità non abbia ancora prodotto i risultati necessari e che il cammino sia tutt’altro che compiuto.